A volte uno pensa che sia la mancanza di ossigeno, altre volte capisci che è una illuminazione del presidente. Infine alcune volte è solo esperienza.
Ma in alta montagna capita di sedere accanto al Vicepresidente e, in un attimo di delirio, rendersi conto che tutta la vallata è infestata di bestie fameliche ed alate: i CAZZI VOLANTI
Segue una breve descrizione schematica dell'essere vivente:
classe:Aves
ordine : Pyciformes
nome scientifico: Pycius volatus
nome comune: Cazzo Volante
Padrone indiscusso delle altezze alpine, il Cazzo volante è stato per anni misconosciuto al pubblico. Proprio per questo, spesso è capitato che, specie in alta montagna, i maestri di sci insegnassero a scendere a "uovo": proprio questa andatura esponeva però gli sciatori ad un altissimo rischio di aggressione da parte di stormi di cazzi volanti.
Ad essere precisi, in effetti, la biologia del cazzo volante insegna come possa odorare le proprie prede, specie se incaute scoreggiatrici, a svariati km di distanza. E va notato come la dieta di uno sciatore, composta spesso di polenta, salsiccia, cinghiale, fagioli, e da levatacce la mattina presto, purtoppo sia spesso foriera di problemi di aerofagia.
Un ultimo accenno va fatto in merito alla variante africana, il Pycius Volatus Nigra: dalle dimensioni generalmente più grandi, è contraddistinto dal colore nero. Predatore anche più vorace del suo cugino europeo, predilige habitat costieri o di savana, mentre è quasi assente nelle poche montagne del continente. Ultimamente si assiste ad un massiccio incremento della caccia al Pycius Nigra, sia da parte di vecchie ereditiere facoltose, sia da parte di maschi delle tribù dei ciapapiciu.
Ritornando però al Pycius Volatus nostrano, è imperativo, per ogni amatore degli sport d'alta montagna, l'antico adagio degli alpini durante la prima guerra mondiale: "finchè sei seduto sulla seggiovia, o sdraiato supino in trincea, sei al sicuro".
Zoologicamente Vostro,
Culo Vecchio