Come potete intuire dal titolo, tutto ciò prende le mosse da una notte buia, anche se in verità non pioveva neppure. E non era nemmeno buia, perchè illuminata dalle luci dei lampioni stradali. Ma era una notte, e la musica portava il pensiero di Tone su strade che, magari aveva visto, ma non aveva mai preso.
AVVERTENZA: il post rende al meglio se letto tenendo come sottofondo un brano jazz come quello che potete trovare all'indirizzo http://it.youtube.com/watch?v=6HrfeMdMPfQ
E' notte. Il freddo dell'umidità lascia ormai spazio nell'abitacolo della piccola utilitaria a quel tepore artificiale che esce dalle bocchette dell'aria. I lampioni passano velocemente, ognuno proietta la sua luce sul parabrezza, come gli sguardi curiosamente indifferenti di passanti sfaccendati.
Dietro alle palpebre pesanti, una mente pensa sempre a qualcosa. E' di ritorno da un'ennesima sera in compagnia, un'altra sera senza un vero risultato, una novità. Eppure è tardi, domani la sveglia suonerà lo stesso ma lui è ancora in giro. Da solo, per di piu.
Forse dovrebbe smetterla. Forse ha proprio ragione chi vive una vita piu morigerata, senza esagerare, nel bere, nei vizi, negli orari, una vita non diversa da quella che a volte anche lui si è trovato davanti.
Che giri complicati che fa la mente. A volte, almeno. In pochi passaggi pensa al buon vecchio ritratto di Dorian Gray. Quel ritratto che invecchiava al posto del giovane che vi era ritratto, che pagava per il giovane Dorian il conto di tutte le sue cattive abitudini, che si trasformava in un mostro senza che mai Dorian decidesse di guardarlo. E che alla fine presentava al signor Gray il conto delle sue nefandezze, facendogliele pagare tutte insieme.
Chissa che anche a lui non capiti qualcosa del genere. In fondo il suo atteggiamento è di non prendere mai davvero sul serio i problemi, difficilmente cercando una soluzione ma spesso soltanto una scappatoia.
Quando i problemi arriveranno, ed il suo ritratto batterà cassa, cosa dovrà dire? Forse proprio nulla.
Come nulla, non è stata una sua scelta di vivere cosi? Beh, in effetti si, ma anche no. Ognuno si trova a vivere al proprio posto, è difficile fare per se le stesse analisi che si fanno sugli altri. E vice versa.
quindi, quando il conto arriverà, in fondo sa già cosa fare. Ogni problema che la vita ci pone davanti è una buffonata. La vita intera è una buffonata. Quindi quel fantomatico conto, sarà soltanto l'ennesima delle beffe, e lui lo pagherà con una scrollata di spalle, un sorrisetto beffardo, e poi che vada come deve.